Con i vari dcpm del23.02.2020, dcpm del 25.02.2020, dpcm del 02.03.2020, dcpm del 11.03.2020,…, riguardanti le misure urgenti di contenimento del contagio, si dispone l’applicabilità  e il massimo utilizzo, in via automatica, della modalità di “smart working /lavoro agile” perle attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.

Sia le PubblicheAmministrazioni sia le Imprese hanno dovuto ricorrere a soluzioni organizzative, poco praticate in precedenza. Le modalità di lavoro “Smart-working/lavoro agile” hanno messo e stanno mettendo alla prova gli asset dei sistemi e le competenze di management, leadership e followership, hard e soft.E’ iniziata, giocoforza, una fase di rapido apprendimento continuo e di changemanagement, per gestire al meglio la turbolenza dell’ambiente esterno.

Stiamo utilizzando con maggiore convinzione un pensiero snello, per trovare con determinatezza e attenzione il percorso di gestione e di soluzione degli aspetti critici presenti ed emergenti. Mai come ora la nostra capacità di gestire e di innovare risulta preziosa.

Attenzioni utili nell’ avviare lo smart working

L’applicazione in via automatica richiede tuttavia di avere alcune attenzioni, per far si che il nuovo modo organizzativo di lavorare sia efficace e crei una consapevolezza condivisa tra Azienda e Collaboratori ai diversi livelli.

Pertanto, dobbiamo ricordarci di:

• Effettuare una comunicazione obbligatoria, tramite il portale CLICLAVORO, entro 5 giorni dall’avvio delle modalità di “smart-working / lavoro agile”
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• Inoltrare al dipendente, in modalità digitale, l’informativa sulla sicurezza INAIL . Tale azione è fondamentale per estendere la cultura della sicurezza già presente nelle prassi lavorative interne
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• Attivare, il più possibile, lo “smart working / lavoro agile” con il più ampio spettro di criteri oggettivi.
  o  In questa fase emergenziale non è necessario l’accordo individuale con i dipendenti
  o  Acquisire che il dpcm 08.03.2020 ha sospeso il requisito dell'accordo scritto tra azienda e dipendente fino al 31 luglio, perla fase emergenziale    
  o  Motivare le scelte tramite un regolamento che renda noti i criteri adottati, soprattutto in caso di rotazione tra i Collaboratori.
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• Considerare la possibilità di accordare lo “smart working / lavoro agile” per tutta la settimana.
  o  La legge 81/2017  prevede che lo “smart working / lavoro agile”sia svolto con periodi alternati tra in e out aziendale.
  o  Nei DPCM non sono presenti disposizioni al riguardo.Stante la situazione emergenziale, si suppone sia possibile un ampio ricorso a tale modalità, anche per l’intero orario lavorativo.        
  o  Il Datore di Lavoro può pianificare un’alternanza delle figure necessarie in azienda, disponendo lo “smart working / lavoro agile” per alcuni giorni alla settimana, a rotazione
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• Concordare la possibilità di fare ore straordinarie durante lo smart working
  o  La norma asserisce che la prestazione si realizzi entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale, in deduzione alla legge e alla contrattazione collettiva
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• Concordare con il dipendente la fornitura dei mezzi tecnologici
  o  La norma asserisce soltanto la presenza di un utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa
  o  Il Datore di Lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al lavoratore per lo svolgimento dell’attività lavorativa
  o  Si può prevedere un rimborso delle spese di connessione, sostenute dal Collaboratore presso il proprio domicilio
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• Consultare sempre i decreti per avere maggiori informazioni ed essere a conoscenza di eventuali aggiornamenti.

Infine, fare rete, per acquisire informazioni, confrontarsi, avvalersi di soluzioni e buone prassi create anche in altri settori. Creare, nonostante tutto, un Sistema Valore tra Aziende, Istituzioni e Territorio

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