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Come gestire lo Smart Working

Offriamo consigli e considerazioni su come migliorare la propria esperienza di Smart Working

Autore: 
Larix
Data: 
November 11, 2020
Tempo di lettura: 
6 minuti

Cosa stiamo vivendo

Stiamo vivendo in un’epoca dove i moderni Worker sono caratterizzati dalla propensione al nomadismo ed alla mobilità sia nelle situazioni di lavoro sia nelle situazioni private.

Questa propensione ha sempre coinvoltole dimensioni:

  • Organizzativa
  • Cognitiva
  • Fisico-Motoria
  • Spaziale
  • Temporale
  • ...

Ci siamo abituati ad un intrecciarsi e sovrapporsi di vita lavorativa e vita privata, senza soluzione di continuità.

Ora che le possibilità di mobilità motoria sono decisamente limitate, le due dimensioni vitali si intrecciano e si sovrappongono in misura ancora più marcata.Questo ci richiede di vivere le giornate con maggiore consapevolezza, trasformando il limite spaziale in opportunità di sviluppo.

In questa fase emergenziale, lo smart-working è una condizione quasi obbligatoria per la maggior parte dei workers.

Tuttavia, tale condizione ci pone la sfida di crescere professionalmente e personalmente. Se vissuta con consapevolezza, ci permette di scoprire come si possa:

  • Lavorare bene e con concentrazione
  • Procedere senza la necessità di continui confronti
  • Essere più produttivi
  • Ricercare spazi di condivisione mirata con i colleghi

Uno degli obiettivi dello smart working è proprio l’idea di progettare un migliore work life balance, attraverso un continuo allenamento a distribuire bene il proprio tempo lavoro eil tempo dedicato a se stessi, bilanciando nel contempo lo sviluppo e la qualità delle relazioni.

Spetta a noi costruire il nostro modello di working all’interno del processo di smart working.

Come gestire lo smart working

La scelta si pone tra essere gestiti e gestire, come opportunità per sviluppare un potenziale spendibile in ogni tempo e spazio.

Impegniamoci con noi stessi e con i sistemi cui apparteniamo a:

  • Potenziare il nostro “Mindset Dinamico”: alla nostra dimensione cognitiva è richiesto di accogliere il cambiamento, di mettere in atto e di gestire una strategia di adattamento creativo. Il prerequisito per fare ciò è di essere accoglienti nei confronti di se stessi.
  • Accrescere la nostra “Confort ZoneDinamica”: i nostri riti e abitudini quotidiane sono stati sconvolti. Ci è richiesto di dar vita a nuove abitudini sostenibili ma appaganti. Il prerequisito per una nuova Comfort Zone è avere già intrapreso il potenziamento del nostro Mindset dinamico.
  • Tonificare il nostro “Field professionale”: nel nostro habitat domestico va piantata e curata la nostra dimensione professionale. Adoperiamoci per creare e condividere spazi, confini, tempi e regole del nostro working, in forte armonia con la nostra vita affettiva familiare. Prerequisito di base, è avere già intrapreso la combinazione tra Mindset dinamico e Comfort zone dinamica.
  • Sviluppare la nostra “Attention Dinamica”: la definizione di attenzione dinamica sembra quasi un paradosso. Come primo impatto, il termine attenzione richiama un’immagine quasi statica, di selezione di alcuni input cancellandone altri, magari utili.

Ma la nuova modalità di lavoro slatentizza con maggiore forza il nostro potenziale di attenzione dinamica e di flessibilità cognitiva.

Immaginiamo l’attenzione dinamica come una rete interattiva, a modalità radiante, tra:

  • Attenzione deliberata, consapevole, verso contesti, informazioni, dati, situazioni
  • Attenzione spontanea, uno stimolo nuovo richiama lamia attenzione e mi invita a codificare la nuova informazione per rispondere con appropriatezza
  • Attenzione selettiva, approfondimento della situazione e risposta veloce ed appropriata
  • Attenzione diffusiva, collegamento tra informazioni apparentemente non collegabili che mette in moto la nostra capacità creativa di leggere e risolvere i problemi

L’attenzione dinamica ci chiede di lavorare su tutti gli aspetti precedenti, per sviluppare una flessibilità cognitiva, alla base di ogni percorso di Problem Solving e creativo.

Come Organizzarci

Il potenziamento delle funzioni mentali e cognitive superiori, di cui abbiamo parlato fino ad ora, crea un circolo virtuoso che ci permette di organizzare con efficacia il nostro tempo/spazio lavoro che, a sua volta va a rafforzare le competenze messe in gioco. Ci sentiamo, così, autoefficaci, sentiamo con forza la nostra capacità di incidere e di orientare la situazione nella direzione desiderata.

A questa bella soddisfazione ci arriviamo con un agire consapevole, sviluppando e gestendo:

  • Il nostro “Time Management Dinamico”: il nostro approccio alla gestione del tempo è variato. Il nostro Time Management deve includere e bilanciare il tempo delle persone che vivono con noi. Pianificare, organizzare, lavorare per obiettivi, gestire le priorità̀, delegare …, sono le parole d’ordine. Prerequisito per fare ciò, è avere intrapreso la combinazione di “Attention dinamica” e “Field professionale”
  • La nostra “Social Orange Community professionale”: la nostra comunità professionale, formale e informale è in downsize. E’ necessario un nuovo design online della nostra community. Possiamo rimodulare il nostro senso di comunità e apprezzare la nostra rete sociale professionale con alcuni rituali(happy hour on line, pause caffè social, celebrare ogni successo on line …).Prerequisito, è avere intrapreso la combinazione di Mindset dinamico e diAttenzione dinamica.
  • Il nostro “Future Project”:i nostri progetti, in buona parte, sono stati bloccati, sono sospesi o addirittura archiviati del tutto. Alla nostra intelligenza, creatività, talento e sensibilità è richiesto di attualizzare i progetti, singolari e plurali, che siano sostenibili sia in ambito professionale sia in ambito affettivo. Prerequisito per attualizzare i nostri progetti, è avere intrapresola combinazione Mindset dinamico e Community professionale.
  • Il nostro controllo delle “Emergenze out & in”: questa fase ci richiede una maggiore consapevolezza e gestione dell’emergenza, sia a livello out - gestione delle informazioni e dinamiche sociali sia al livello in – gestione dei vissuti e dei processi interiori. Prerequisito per gestire questo mix di emergenze, è il rafforzamento del nostro Mindset dinamico
  • La nostra identità digitale: attualmente, la nostra identità è fortemente legata a social media / apps / …, quasi unici mediatori di informazioni e di confronto sociale. Pertanto, diviene opportuno separare, ove possibile, gli strumenti / social media / apps professionali da quelli personali o familiari. Prerequisito, è il rafforzamento del nostro Field professionale.
  • La consapevolezza dei colori del nostro benessere: questa fase ci richiede una maggiore consapevolezza nel potenziare e gestire il nostro benessere personale, professionale e relazionale. Un benessere, che è bene includa anche la componente fisica. Pre requisito, è avere già intrapreso l’Attenzione dinamica.
  • Il nostro talento: infine, in questa fase ci spetta di aumentare la nostra propensione a far crescere la nostra creatività ed i nostri talenti, nel loro insieme e nella loro interdipendenza. Prerequisito per realizzare questa “magica palette”, è avere intrapreso il nostro Future Project.



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